Una delle specialità della nostra Fano è davvero golosa e dolce: stiamo parlando dei celebri cavallucci fanesi. Questi piccoli dolcetti morbidi e riccamente ripieni, noti per la loro caratteristica forma a ferro di cavallo, costituiscono una prelibatezza tipica della zona. Conosciuti anche come i "Dolci del Vicario", queste leccornie erano il dessert preferito di Mons. Carlo Isotti, il vicario del Vescovo di Fano intorno agli anni '40 e '50 del secolo scorso. La loro preparazione tradizionale è prevalentemente invernale, poiché sono carichi di ingredienti che forniscono una scorta inesauribile di energia. Oggi vi condurremo alla scoperta delle origini di questa delizia fanese e vi sveleremo i segreti della sua preparazione.
La ricetta tradizionale dei cavallucci fanesi è un segreto custodito gelosamente, tramandato di generazione in generazione. Come in ogni tipicità regionale, ogni famiglia conserva con devozione la propria versione di questa prelibatezza. I cavallucci fanesi prendono il nome dalla loro forma caratteristica, che ricorda il ferro di un cavallo, visto che sono leggermente ad “U”. Originari della zona di Cingoli e Apiro, in provincia di Macerata, con il passare del tempo conquistarono anche il cuore degli abitanti di Fano. Appartenenti alla categoria delle paste farcite, la loro storia affonda le radici nel Medioevo.
I cavallucci fanesi sono una fonte concentrata di energia. La frutta secca, ricca di nutrienti e calorie, è la principale responsabile di questo trionfo energetico. Per creare il perfetto ripieno dei cavallucci marchigiani servono questi ingredienti:
Puoi anche utilizzare un po' di cacao in polvere e caffè in quantità minime.
Per la pasta esterna invece servono:
La ricetta dei cavallucci fanesi può variare leggermente da una famiglia all'altra, con l'aggiunta di ingredienti come frutta candita, uva sultanina, fichi secchi, cioccolato fondente, marmellata e altri. La frutta secca e la saba rimangono comunque immutati.
La preparazione dei cavallucci inizia con il triturare le noci, le nocciole e le mandorle. Dopo bisogna mescolare il tutto con saba, zucchero, pane grattugiato, cacao, marsala, caffè e la buccia grattugiata di arancia e limone. Questo composto deve riposare per molte ore, in modo che gli ingredienti si amalgamino perfettamente. Intanto per creare la pasta esterna dei cavallucci, mescola tutti gli ingredienti e lavorali energicamente fino a ottenere un impasto compatto. Stendi la pasta con un mattarello fino a ottenere una sfoglia spessa qualche millimetro, quindi taglia dischi di circa 10-12 cm. Al centro di ogni disco, posiziona il ripieno dei cavallucci, chiudi i dischi e curvali leggermente nella caratteristica forma a ferro di cavallo. Pratica dei piccoli tagli sulla superficie, a ricordare la criniera di un cavallo. Cuoci in forno a 150-170 gradi per 30 minuti.
Una volta raffreddati, puoi spolverare i cavallucci fanesi con zucchero a velo o seguire la tradizione e bagnarli con un po' di alchermes, cospargendoli poi di zucchero semolato. Questi deliziosi dolcetti si sposano alla perfezione con vino cotto, un buon bicchiere di vino rosso o una tazza di tè, rendendo ogni colazione o merenda un'esperienza speciale.
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