D A R D E R I   B I S T R Ò
05/10/2023

L’ex chiesa di San Francesco a Fano è una delle bellezze artistiche più interessanti e visitate della città di Fano. Innanzitutto per la sua caratteristica unica di essere senza tetto e non da meno, per avere al suo ingresso le tombe della famiglia Malatesta, signori di Fano nel periodo Medievale. Oggi ti faremo allora scoprire la storia di questo unico e caratteristico bene artistico di Fano.

Facciamo un viaggio nel tempo all'interno della ex chiesa

All'ingresso di questa struttura imponente, i visitatori sono accolti dalle tombe della nobile famiglia Malatesta, che una volta dominò Fano nel Medioevo. Questa unione di bellezza artistica e storia medievale crea un'atmosfera suggestiva e romantica, rendendo la visita un'esperienza indimenticabile. L'ex chiesa di San Francesco, originariamente costruita nel XIII secolo, ha attraversato epoche di cambiamenti e ristrutturazioni. La sua storia è un viaggio attraverso i secoli, rivelando l'influenza di diversi periodi e personalità. Nel 1255, Papa Alessandro IV concesse indulgenze ai finanziatori per contribuire alla sua edificazione, segnando l'inizio di questa straordinaria creazione architettonica. Nel 1336, la chiesa fu consacrata da tre figure di spicco, tra cui il vescovo di Fano Iacopo II, creando un legame indelebile tra la chiesa e la comunità locale. Durante il dominio dei Malatesta tra il 1336 e il 1498, il complesso di San Francesco conobbe un periodo di prosperità, con la famiglia aristocratica che utilizzò il convento per le loro tombe. Queste tombe, tra cui quella di Sigismondo Pandolfo III Malatesta, sono vere e proprie opere d'arte tardogotica, testimonianza del talento degli artisti dell'epoca.

Le sfide della ricostruzione e la rinascita

Sebbene l'ex chiesa di San Francesco abbia conosciuto periodi di splendore nei secoli successivi, con trasformazioni significative nell'architettura interna, ha anche affrontato sfide devastanti. Nel 1672, un terremoto rase al suolo la torre campanaria, seguito da un incendio nella sacrestia nel 1696, che causò danni considerevoli. Questi eventi trasformarono la chiesa in un luogo non sicuro per i frati. Dopo quasi ottant'anni, nel 1774, Papa Clemente XIV finanziò i primi lavori di ristrutturazione, ma fu solo l'inizio di una serie di tentativi di restaurare questo monumento storico. Nel 1840, l'architetto Arcangelo Innocenzi fu incaricato di ricostruire il campanile, ma questo fu demolito nuovamente nel 1874. Il 30 ottobre 1930, un terremoto rese pericolante il tetto della chiesa, che per motivi di sicurezza fu definitivamente abbattuto, trasformando così San Francesco in un monumento a cielo aperto. Al giorno d'oggi, non si ha notizia di piani per la sua ricostruzione.

L'ex chiesa di San Francesco è una struttura semplice ma affascinante

Chiunque visiti questo affascinante complesso non può fare a meno di notare la sua struttura semplice, costruita con mattoni che raccontano la storia dei secoli passati. L'impianto a navata unica e le colonne corinzie rimaste testimoniano l'eleganza del periodo neo-classico. All'interno della chiesa, una tomba in avanzato stato di degrado, appartenente a Maddalena Ferroni, è un toccante esempio di scultura neo-classica, con un medaglione centrale che ritrae il volto della defunta. Insomma, l'ex chiesa di San Francesco a Fano è un tesoro artistico intriso di storia, una testimonianza indelebile dei secoli passati e delle influenze che hanno plasmato questa meraviglia architettonica. La sua assenza di tetto e la sua storia complessa la rendono un luogo unico e affascinante da esplorare, invitando i visitatori a immergersi in un viaggio nel tempo attraverso l'arte e la cultura.

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Foto  L'ex chiesa di San Francesco: un monumento a cielo aperto