D A R D E R I   B I S T R Ò
25/10/2023

Con l'itinerario che ti proponiamo oggi nel nostro blog faremo un tuffo nel passato, e per la precisione nell'antica Roma. Percorreremo insiema la Via Flaminia, una delle vie più importanti del centro Italia, che passava proprio da Fano, rendendo la nostra città uno snodo fondamentale nelle tratte commerciali. La via Flaminia era infatti fondamentale per i collegamenti tra Roma, la Gallia Cisalpina e tutta l’Europa settentrionale. Questa via è stata plasmata dalla tenacia e dalla visione di un console romano, Caio Flaminio, da cui prende il nome. Ma è nel suggestivo canyon del Furlo che la magia di questa strada si anima.

La storia della Via Flaminia e della galleria del Furlo: le origini etrusche e umbre

La Via Flaminia è un'importante arteria che fu la prima - e per lungo tempo l'unica - via di comunicazione tra Roma e il nord Italia. Costruita sotto il consolato di Gaio Flaminio tra il 220 e il 219 a.C., questa strada collegava strade preesistenti, tagliando la penisola italiana dal Tirreno all'Adriatico. Ma la Via Flaminia è molto di più di una semplice strada; attraversa anche 22 secoli di storia, arte, e archeologia, offrendo una prospettiva unica sul passato dell'Italia.

Questa strada è stata, come è facile pensare, testimone del passaggio di numerosi personaggi storici che abbiamo imparato a conoscere sui libri di storia: da Giulio Cesare a san Pier Damiani, da Goethe a Mussolini, da Churchill a Enrico Mattei.

Ma la via Flaminia è testimone anche della costruzione della prima galleria scavata attraverso un impegnativo processo di riscaldamento e raffreddamento delle rocce con acqua e aceto, seguito da un accurato lavoro di scalpellatura. All'epoca misurava 8 metri in lunghezza, 3,30 metri in larghezza e 4,40 metri in altezza. Questo arduo sforzo richiese alcuni anni, ma presto si dimostrò un successo, permettendo alle persone di attraversare il canyon del Furlo anche durante le piene del fiume Candigliano.

L'epoca romana e i miglioramenti apportati

Con l'espansione dell'Impero Romano, la Via Flaminia divenne una strada di importanza europea. I Romani, con la loro maestria ingegneristica, arricchirono la strada con ponti, mura di sostegno e altre opere stradali per superare le sfide geografiche. Nei pressi dell'abbazia di Petra Petrusa, un viadotto testimonia la grandezza di tali opere. Ma fu l'imperatore Vespasiano che, tra il 70 e il 76 d.C., intraprese l'ambizioso progetto di una nuova galleria per facilitare il passaggio attraverso il Furlo. Per rendere il transito più agevole, Vespasiano ordinò la costruzione di una nuova galleria attraverso il Furlo. Questo sforzo titanico richiese sei anni di lavoro e il contributo di migliaia di schiavi. Alla fine, la galleria risultante misurava 38,30 metri di lunghezza, 5,40 metri di larghezza e 4,80 metri di altezza.

Esplorando la Via Flaminia oggi

Nel corso degli anni, la Via Flaminia ha subito varie modifiche per adattarsi ai tempi moderni. Negli anni '80, l'ANAS lanciò un progetto per costruire due gallerie unidirezionali parallele. La prima è stata aperta al traffico nel 1985, seguita dalla seconda nel 1991. Questi sviluppi hanno contribuito a rendere la strada più sicura e accessibile per i viaggiatori. Oggi, la Via Flaminia continua a svolgere un ruolo importante nel sistema stradale italiano, ma offre anche ai visitatori la possibilità di esplorare un itinerario affascinante. Seguendo le orme degli antichi viaggiatori, è possibile scoprire siti archeologici di grande rilevanza, piccoli borghi incastonati sulle colline della valle del Metauro e paesaggi naturali davvero imperdibili. Percorrendo chilometri e chilometri di strada, è possibile scoprire un mondo di meraviglie, senza fretta.

Mentre ti avventuri lungo la Via Flaminia, o dopo aver percorso molta strada sarai di sicuro affamato! Non dimenticare allora di fare una sosta al Darderi Bistrò, dove potrai gustare deliziosi piatti e condividere piacevoli conversazioni in un ambiente accogliente.

Torna al blog
Foto  La Via Flaminia: da Rimini a Fano, fino alla galleria del Furlo